Giorno 350 – cosa si mangia a Pasqua in Costa del Sol

La Spagna, si sa, è un Paese molto religioso e legato alle tradizioni.

La Settimana Santa (che va dalla domenica delle Palme alla domenica di Pasqua) è una settimana intensa per gli spagnoli, processioni, canti, e cortei sono all’ordine del giorno. La mia esperienza non è ancora sufficiente per potervi raccontare cosa succede perciò se siete curiosi, andate a sbirciare qui dove la mia amica Raf racconta molto bene la Semana Santa in Andalusia.

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Perciò cosa scrivo a fare direte voi.

Beh, da buona italiana, ho cercato di capire cosa si mangia nel periodo di Pasqua in Spagna. LA questione cibo è fondamentale.

Ecco cosa ho scoperto:

un po’ come da noi, il periodo pasquale è un periodo di austerità in contrapposizione al Carnevale appena passato. Questo si rispecchia anche nelle abitudini alimentari. Durante la Semana Santa si prediligono perciò piatti a base di pesce e piuttosto poveri e semplici ma comunque gustosi. Alcune persone praticano anche il digiuno durante i venerdì di Quaresima, il Mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo.

Uno degli alimenti principe di questi giorni è sicuramente il baccalà, che viene preparato in diversi modi come zuppe, frittelle o polpette. (Io non lo mangio e non posso dirvi nulla in merito ma ho notato che in tutti i ristoranti viene proposto in svariati modi).

Altro piatto tipico è la sopa de ajo, servita con pane duro, l’hornazo una specie  di empanada ripiena di prosciutto, uova, chorizo o lardo, o la sopa de garbanzos con espinacas una zuppa di ceci, patate e spinaci cotta a lungo con aceto, aglio, spezie e servita con pane raffermo.

Sinceramente, a mio modesto parere, nulla che sia paragonabile con i nostri piatti della tradizione.

Sulla stessa linea sono i tipici dolci pasquali.

Credo di avervi già detto che sui dolci gli spagnoli non hanno molto da dire.

Qui NON c’è la tradizione delle uova di cioccolato. (Un minuto di silenzio per lo shock subìto)

Entrando nei supermercati al massimo si trova qualche ovetto o qualche coniglietto di cioccolato per quei poveri inglesi che ci tengono alle loro tradizioni ma non si viene bersagliati né di pubblicità, né da migliaia di uova di tutte le forme e colori come da noi. Per non parlare dei vari “Pasqualone” con giochi annessi che qui proprio non esistono (graziealcielo).

Inutile aggiungere che non c’è nulla di simile ad una colomba.

Quindi cosa diavolo mangiano per dolce?

Il dolce più tipico e famoso sono le Torrijas, dolce antico e povero perché riutilizza il pane raffermo che viene tagliato a fette, bagnato col latte successivamente passato nell’uovo sbattuto e fritto. Dopo la cottura vengono poi passate in zucchero e cannella o ricoperte da uno sciroppo di miele e acqua, talvolta bagnate anche con liquore. Brutte a vedersi pare siano buone ma non sono decisamente il mio dolce.

Amata dai bambini è la mona de pascua una ciambella dolce con al centro un uovo che tradizionalmente era sodo ma che ora viene spesso sostituito da un uovo di cioccolato. Nelle pasticcerie la si trova come una vera e propria torta con al centro un uovo di cioccolato.

immagine presa da google https://canales.okdiario.com/recetas/2017/02/20/monas-pascua-44581

Altri dolci sono il leche frito, o le flores de semana santa fritos, tutte cose estremamente leggere, (colesterolo zero gli spagnoli).

 

 

 

 

Per chi volesse cimentarsi vi lascio la ricetta delle Torrijas, mentre qui  troverete dove andare a mangiare le Torrijas perfette durante la Semana Santa.


Ingredienti

  • una ciabatta del giorno prima
  • 4 uova
  • 1 litro di latte
  • 1 bastoncino di cannella
  • 4 cucchiai di zucchero
  • olio di semi per friggere
  • zucchero a velo e cannella per decorare

Procedimento

Tagliare il pane a fette di circa 2,5 cm di spessore, leggermente in diagonale, e disporlo in un contenitore allungato senza sovrapporre alcuna fetta.

In una casseruola capiente versare il latte, lo zucchero e il bastoncino di cannella. Lo riscaldiamo a fuoco vivo e lo portiamo a ebollizione. Quando inizia a bollire, spegnere il fuoco e lasciarlo in infusione per 5 minuti.

Rimuoviamo il bastoncino di cannella e poi versiamo il latte caldo sul pane in modo che tutte le fette siano a contatto con il latte. Lasciare ammollare il pane per un’ora.

Nel frattempo sbattere le uova in un contenitore capiente.

Riscaldare abbondante olio di girasole in una padella grande. Quando è caldo, rimuovere le fette di pane dal latte, con molta attenzione, e con l’aiuto di un mestolo forato, scolare il latte in eccesso e immergerlo nell’uovo sbattuto.

Immagine presa dal sito El Petit chef

Rimuoviamo la torrija dall’uovo sbattuto immergiamola nell’olio bollente. Friggere per 3-4 minuti su ciascun lato, fino a doratura.

Quando sono pronte, posizioniamole in un piatto con carta da cucina per assorbire l’olio in eccesso (senza sovrapporle) e cospargere di zucchero a velo e cannella in polvere. O se si preferisce ricoprire con uno sciroppo di acqua e miele.

 

Buon provecho!

 

Che dire, se avete voglia di fare una vacanza in Andalusia sicuramente la Semana Santa offre molti spunti, dal canto mio sono ben felice di tornare in Italia per Pasqua, ho già fato le richieste del caso vorrete mica che i “bambini” rimangano senza le uova di cioccolato, no?

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20 risposte a "Giorno 350 – cosa si mangia a Pasqua in Costa del Sol"

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  1. Eh no, EH NO!!! Il pane raffermo glielo tiro in testa, fritto per giunta. Bollente!!!

    Qui urge rievangelizzarli alla cioccolata. Se trovo un carrettino di seconda mano anche a costo di trascinarlo a piedi come i muli glielo faccio vedere io cosa si sono persi 😎

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    1. Ma lascia stare che tra un po’ piango. Si trovano cercando bene ma non sono proprio in bella vista. Da noi iniziano a propinartele il giorno dopo carnevale, qui le vedi dimenticate su un ripiano nei supermercati giusto perché sanno che da fuori arrivano i turisti e che magari le comprano. E nemmeno tutti i supermercati le hanno! depressione pasquale is coming

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  2. Che Pasqua sarebbe senza il dolce tradizionale la Colomba con mandorle e canditi, anche se somiglia un po’ al panettone natalizio 😛 Devo resistere fino a domenica per aprire il mio uovo della Kinder. Buona Pasqua 🐣

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  3. La mona mi ricorda il casatiello napoletano, pure quello con le uova intere sopra (però è salato). Ma la rosca pascual? Qui va fortissimo e di sicuro viene dalla Spagna. Niente colombe neanche qui, ma uova di cioccolato tante (anche in panetteria artigianali). Niente di paragonabile alle nostre uova, sia chiaro, ma al supermercato c’è pure l’uovo di Pasqua della Ferrero Richer ripieno di Ferrero Rocher! Ovviamente costa un rene…

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