Giorno 114 – Vi presento i miei vicini di casa

Capitolo 1

E’ giunto il momento di aprire il capitolo “vicini di casa”.

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In questi mesi ho iniziato ad accumulare materiale. Anzi, direi che il materiale è aumentato nelle ultime settimane.

Come dicevo qui, viviamo in un complesso residenziale formato per lo più da palazzine basse di 2/3 piani circondate da giardini, vicino ad uno dei millemila campi da Golf della Costa del Sol. Non so quanti appartamenti ci siano nell’urbanizacion ma alcuni, come il nostro, sono abitati tutto l’anno, mentre altri sono alloggi destinati ad affitto breve o per vacanza.

Nel complesso regna la tranquillità vuoi per la vastità degli spazi aperti e anche perché, fino al mese scorso, gli unici vicini fissi che avevamo erano una coppia di ragazzi inglesi, anche loro trasferitesi qui da poco e che vivono al piano sopra con il loro bulldog.

Ultimamente si è aggiunta nell’appartamento di fianco una famiglia spagnola, madre, padre, due figli e un cane.

Per ultimi, i vari ed eventuali vacanzieri che occupano gli appartamenti sopra gli spagnoli e nella palazzina adiacente.

Ricapitolando abbiamo:

  1. gli inglesi;
  2. gli spagnoli;
  3. i vacanzieri.

Gli inglesi

La coppia di ragazzi inglesi tutto sommato è simpatica e gentile.

Prima del mio arrivo hanno anche regalato a Giuliano il loro televisore, visto che ne avevano appena preso uno nuovo e lui era senza.

Diciamo che tra i due ho avuto il piacere di scambiare, anche se con estrema difficoltà, due parole con lei (della quale continuo a scordare il nome). Lei parla l’inglese più difficile e veloce che io abbia mai sentito apre pochissimo la bocca e faccio davvero fatica a capire quello che dice. Che frana!!

Lui, (ovviamente senza nome) non pervenuto. A parte un giorno in cui l’ho trovato arrampicato sul muro del nostro terrazzo mentre cercava di saltare su quello del suo vicino pare per aiutarlo ad entrare in casa, visto che si era chiuso fuori. Tralasciando il mezzo urlo che ho tirato trovandomelo lì fuori all’improvviso, mi ha chiesto una scala, gli ho chiesto cosa stesse facendo, gli ho proposto di far scorrere una lastra o un pezzo di bottiglia di plastica lungo la serratura per aprire la porta, onde evitare di rompersi l’osso del collo. Stop. Sparito.

(io ho la sensazione che avesse bevuto un po’ ma non ho elementi sufficienti per stabilirlo se non la propensione alla birra tipica degli anglosassoni).

Da lì mai più visto se non qualche volta mentre va e viene dal lavoro. Un “Hi, how are you” di rito e via.

Beh si sa che gli inglesi sono riservati. ( e qui un po’ ti manca la vicina italiana che ti spia dalla finestra e conosce i tuoi movimenti da quando sei nata che nemmeno la Cia)

Così come si sa che non sono abituati al caldo.

In pratica da quando le giornate hanno iniziato a superare i 25 gradi (da fine aprile) loro, nel dubbio, hanno acceso l’aria condizionata. Ma non qualche ora, no loro la tengono accesa night & day.

Poi li senti tossire che nemmeno una foca monaca nel periodo degli amori.

Ultimamente l’unico argomento di discussione con lei è il costo delle bollette. Il loro è esorbitante.

“Ma no? Davvero?” dici con la faccia pensierosa

e scopri che loro dormono con l’aria condizionata accesa.

T U T T A L A N O T T E

e di giorno la lasciano accesa per il cane.

Quindi in pratica credo funzioni per 20 ore al giorno.

E spendi tanto? mah, chissà perché…

Ma la cosa bella è scoprire che di notte poi dormono col piumone e in casa girano con vestaglie di pile leopardate di dubbio gusto.

Piumone che ogni mattina è steso ad asciugare sul balcone. (ahhhhhh)

i-piumoni-per-il-letto_N2

To be continued…

15 risposte a "Giorno 114 – Vi presento i miei vicini di casa"

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    1. Eh lo so che si schiatta in Italia..anche qui ora fa caldissimo saremo sui 35/38..loro infatti sono liquefatti..se parti già ad aprile con l’aria condizionata, arrivi ad agosto che oltre alla bronchite cronica ti sciogli appena esci di casa..😉

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  1. Che ridere! Beh, gli inglesi amano l’alcol più delle parole e se sono così “socievoli” già lubrificati di alcol dubito farete progressi in quanto a vita sociale col vicinato. Quello del condizionatore a manetta è tipico anche degli americani: su un forum di gente che affitta la propria casa su AirBnB e simili uno dei crucci maggiori è riuscire a far capire agli americani (in genere sono loro) che *non* è okay uscire di casa lasciando l’aria condizionata a manetta. Qualcuno ha proposto di mettere un ricarico alla tariffa quando l’ospite viene da certi paesi dove quest’abitudine è dura a morire per via delle bollette esorbitanti che ricevono (considera che chi poi va a fare turismo è fuori casa tutto il giorno…).

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